Il mese scorso abbiamo visto le migliori piattaforme cloud secondo il Magic Quadrant 2017 di Gartner. Quest’oggi torniamo nuovamente sull’argomento alla luce del Magic Quadrant 2018 di Gartner, di recente pubblicazione.
Servizi cloud IaaS
Come il Magic Quadrant 2017, anche il Magic Quadrant 2018 si riferisce alle soluzioni cloud IaaS. Al tempo stesso, però, può essere visto come un indice di maturità generale dei provider.
Confronto Magic Quadrant 2017 e Magic Quadrant 2018
Confrontando i due Magic Quadrant si nota immediatamente come ci sia un terzo leader quest’anno: non più solo AWS e Azure, ma anche Google (nel 2017 era considerato un “visionario” da Gartner). Diminuiscono, però, anche i fornitori cloud nel mercato: il quadrante dei visionari si svuota completamente e quello dei “niche player” ospita soltanto Alibaba Cloud, Oracle ed IBM.
E’ lampante, quindi, come Google stia diventando sempre più una delle migliori piattaforme Cloud seguita da Alibaba Cloud. IBM, invece, sta perdendo terreno.
AWS
La piattaforma cloud di Amazon continua ad essere il leader del settore e lo dimostra il fatturato del 2017: da 14 miliardi di $ del 2016, l’azienda di Bezos è passata a ben 20 miliardi di $ nel 2017.
Punti di forza:
Amazon sta continuando la sua espansione offrendo sempre più servizi e funzionalità ed ottenendo il consenso tra sempre più aziende. I nuovi servizi puntano soprattutto agli aspetti di gestione e di integrazione. Le aziende trovano in AWS un ottimo partner arrivando a spendere nei suoi servizi in media 5 milioni di $ annui. Amazon è visto come un fornitore cloud sicuro, maturo, che può assicurare il successo ai propri clienti e vanta ottimi partner. I clienti di AWS sono sia aziende che lavorano su progetti innovativi e digitali, sia compagnie che stanno affrontando la migrazione dai data center tradizionali al cloud IaaS.
AWS, inoltre, offre anche soluzioni e software SaaS già integrati nella sua piattaforma.
Criticità:
Per implementare i servizi e le funzionalità di una delle migliori piattaforme cloud serve esperienza soprattutto se si vogliono sfruttare al meglio tutte le possibilità che la piattaforma cloud di Amazon offre ed ottimizzare i costi.
Gartner sottolinea che i cambiamenti che AWS ha apportato negli anni ai propri servizi siano stati minimi, come se non considerasse le reali necessità dei propri clienti. Questo è un punto in sfavore della piattaforma cloud di Amazon poiché i competitor che prendono spunto dalle idee di AWS tendono anche a migliorarle, considerando i bisogni degli utenti.
AWS conta ancora molto sulla sua posizione di leader del mercato cloud IaaS anche se sta iniziando a rivedere le sue politiche ed i suoi servizi alla luce dei fornitori cloud che stanno entrando nel mercato. AWS sta anche cambiando le politiche con i propri partner: sviluppando sempre più servizi open source compatibili, è essenziale la collaborazione con le comunità open source.
Azure
Azure è la piattaforma cloud di Microsoft.
Punti di forza:
Il maggior punto di forza di Azure è senza dubbio il patrimonio Microsoft: i prodotti Microsoft sono già utilizzati dalle aziende e si integrano perfettamente con la piattaforma cloud di Microsoft, di conseguenza sono moltissime le aziende che scelgono Microsoft come fornitore di servizi cloud.
Azure può contare su funzionalità sempre più innovative, su un miglior supporto per Linux e per le applicazioni open source. E’ la soluzione perfetta anche per i clienti multicloud grazie al software on-premise Azure Stack che attrae i clienti in cerca di soluzioni di cloud ibrido.
La piattaforma cloud Azure sta acquistando sempre più consensi ed aumentando il suo giro di clienti: Gartner stima che il fatturato del 2017 sia stato di 4 milioni di $ con clienti che spendono, in media, annualmente 500.000 $, ma con alcuni che arrivano anche a 5 milioni di $.
Criticità:
I clienti di Azure non mancano di segnalare problematiche che il personale tecnico di Microsoft stenta a risolvere poiché necessita di maggiore maturità tecnica a proposito della piattaforma. Per sopperire a questo problema, Microsoft sta portando avanti il programma “FastTrack” che ha l’obiettivo di supportare il servizio di assistenza tecnica di Azure.
Se il fatto che Azure offra un’esperienza utente semplice potrebbe essere un punto a favore di una delle migliori piattaforme cloud, in realtà si rivela come un’arma a doppio taglio perché è vero che permette ai clienti meno esperti di usare facilmente la piattaforma, ma rende difficile implementare configurazioni complesse; serve, quindi, esperienza, ma questo è un problema comune anche ad AWS.
Inoltre molti clienti Azure usano il portale o le CLI per la gestione manuale, invece di adottare un approccio automatizzato o DevOps oriented. Infine l’infrastruttura di Azure non gode di un alto grado di affidabilità anche se il fornitore cloud Microsoft la sta continuamente implementando. I problemi principali sono legati alle rete virtuali.
GCP
GCP è la piattaforma cloud di Google.
Punti di forza:
Google mette a disposizione dei propri clienti gli stessi servizi che usa per il suo motore di ricerca e per YouTube. I suoi servizi cloud si rivolgono sia a clienti con infrastrutture tradizionali sia alle aziende cloud native. I servizi cloud di Google, inoltre, si integrano perfettamente con le applicazioni open source.
Google può contare su funzionalità IaaS e PaaS affidabili e performanti e su molti servizi unici, tuttavia la gamma di servizi che offre non è ampia come quella dei suoi concorrenti. Attraverso i suoi servizi unici, Google ha cercato di posizionarsi in ambiti quali gli analytics ed il machine learning.
Google assiste i propri clienti attraverso il programma “Customer Reliability Engineering”. E’ più di un semplice programma di assistenza: infatti gli ingegneri al suo interno aiutano i clienti ad utilizzare le funzionalità di GCP esattamente come farebbe Google per i propri servizi.
Criticità:
GCP è il fornitore cloud con i prezzi più economici ed offre spesso sconti. Riguardo le trattative contrattuali, però, è estremamente flessibile con i suoi maggiori clienti, ma rigido con gli altri.
I clienti di GCP segnalano problemi riguardo il supporto tecnico: gli esperti MSP sono pochi e mancano partner di servizi professionali incentrati sull’infrastruttura.
Alibaba Cloud
Alibaba Cloud fa la sua apparizione sul mercato nel 2009 (per la Cina, per il mercato internazionale 2016) con un’offerta cloud integrata IaaS+PaaS. I servizi e le funzionalità cloud offerte per la Cina sono diverse da quelle per il cloud internazionale. In Cina Alibaba Cloud è leader di mercato.
Punti di forza:
Alibaba Cloud per la Cina, in termini di servizi e funzionalità, non ha nulla da invidiare agli altri fornitori di servizi cloud ed inoltre continua ad investire molto in ricerca e sviluppo. Inoltre in Cina offre anche Apsara Stack per il cloud privato ibrido compatibile con il cloud pubblico di Alibaba.
Le ottime capacità tecniche di Alibaba Cloud possono essere sfruttate ottimamente anche per il mercato internazionale.
Criticità:
Alibaba Cloud deve focalizzarsi maggiormente sull’offerta di servizi per le aziende che operano ancora in ambienti tradizionali e che utilizzano programmi Microsoft. Se Alibaba Cloud offre molti servizi e funzionalità per il mercato cinese, Gartner, nel Magic Quadrant 2018, sottolinea che non si può affermare lo stesso per quello internazionale: in questo caso la piattaforma cloud di Alibaba cerca di copiare le funzionalità dei suoi concorrenti, non puntando all’innovazione.
Gartner sottolinea, quindi, che la versione internazionale di Alibaba Cloud ha ancora molto da lavorare e soprattutto deve assicurare un maggior grado di sicurezza e di conformità alle normative vigenti, questioni che gli utenti tengono molto a cuore quando interagiscono con compagnie cinesi.
Come abbiamo potuto vedere, i fornitori di servizi cloud si stanno dando sempre più da fare per imporsi come leader del mercato con funzionalità e servizi innovativi ed unici a prezzi competitivi. Se volete o se siete un’azienda che sta pensando di adottare soluzioni cloud, approfondite il tema cloud!
Redatto da Lucia D’Adamo, in collaborazione con Pasquale Camastra