Se ci seguite sui social, da qualche settimana abbiamo ricordato l’uscita di Microsoft Excel, dell’Imac della Apple e del sistema operativo Windows 3.0 con dei post. Abbiamo pensato di ripercorrere molto brevemente la storia dell’informatica riportando degli eventi che sono successi in determinati giorni e lo faremo sia attraverso i social, volta per volta, che attraverso un articolo mensile qui sul nostro blog. Vediamo, quindi, cosa accadde oggi nell’informatica nel mese di giugno.
8 giugno 1995: nasce PHP 1.0.
PHP è l’acronimo ricorsivo di Hypertext Preprocessor, anche se in origine stava per Personal Home Page. E’ un linguaggio di scripting interpretato che inizia a prendere forma nel 1994 per opera di Rasmus Lerdorf, uno sviluppatore danese. Agli albori PHP era una raccolta di script CGI per gestire facilmente le pagine personali, poi fu utilizzato per programmare pagine web dinamiche.
Di versioni, anno dopo anno, se ne sono susseguite tante, l’ultima – la 7.2.5 – è uscita a fine aprile. Nel team dei programmatori figura ancora Lerdorf, il suo creatore. Oggi PHP viene utilizzato principalmente per sviluppare applicazioni web lato server. Ogni giorno avete a che fare con PHP: Wikipedia, infatti, è un progetto realizzato con MediaWiki, il software libero wiki per il web, che è realizzato in PHP.
8 giugno 2001: Google, Yahoo, Facebook e Akai Technologies passano al protocollo IPv6.
IPv6 è la versione dell’Internet Protocol successiva all’IPv4. L’Internet Protocol è “un’etichetta numerica che identifica univocamente un dispositivo, detto host, collegato a una rete informatica che utilizza l’Internet Protocol come protocollo di rete”.
L’IPv4 è formato da 32 bit (4 byte) suddivisi in 4 gruppi da 8 bit (1 byte). Ogni gruppo è separato da un punto. I 4 byte vengono poi convertiti in formato decimale.
L’IPv6, invece, è formato da 128 bit (16 byte), suddivisi in 8 gruppi di 4 cifre esadecimali di 2 byte ciascuno. Per separare i vari gruppi si usano i “due punti”.
Il passaggio dall’IPv4 all’IPv6 è stato obbligato dal fatto che, soprattutto in paesi come Asia, India e Cina altamente popolati, scarseggiava, ormai, lo spazio per l’indirizzamento dei dispositivi in rete. Grazie all’IPv6, infatti, si ha molto più spazio e si alleggerisce il lavoro dei router, migliorando l’instradamento e il throughput (ossia il numero di pacchetti instradati al secondo).
10 giugno 1977: nei negozi appare il primo computer Apple II
L’Apple II può essere considerato il primo personal computer ed anche il primo computer user-friendly. Segue L’Apple I che era stato sviluppato l’anno precedente, ma che era destinato più ad un pubblico di appassionati di elettronica. Infatti, acquistando l’Apple I, si acquistava esclusivamente la scheda madre, questa andava collegata ad una tastiera, ad un televisore per visualizzare le immagini, ad un alimentatore ed ad un registratore a cassette se si volevano salvare i dati. L’idea di base dell’Apple II, invece, era che il computer potesse essere utilizzato non appena tolto dalla scatola. Rispetto alla precedente versione furono aggiunte le immagini ed i suoni e tutte le parti elettroniche furono racchiuse in un unico contenitore, di plastica, abbandonando il metallo utilizzato fino a quel momento.
Altra caratteristica molto interessante dell’Apple II era la sua silenziosità così da non disturbare l’utente al lavoro. Il gruppo di alimentazione era compatto e silenzioso e non richiedeva ventole di raffreddamento, un sistema di alimentazione così innovativo ed efficiente da essere utilizzato da tutti i computer che seguirono l’Apple II.
L’Apple II aveva 8 porte che permettevano di istallare una serie di schede di espansione così da aggiungere maggiori funzionalità alle macchine, caratteristica che i computer concorrenti dell’epoca non avevano. Furono prodotte schede di espansione per collegare la stampante, il modem o per aumentare la memoria del computer.
Il linguaggio integrato nell’Apple II fu l’Integer BASIC che operava solo con numeri interi e presentava poche funzioni per trattare le stringhe. Nel lanciare sul mercato l’Apple II, la Apple rese pubbliche tutte le informazioni sulle funzioni software della macchina così da permettere agli sviluppatori di sviluppare programmi per il computer, permettendogli – e permettendo all’utente – sempre più possibilità.
L’Apple II riscosse un enorme successo commerciale, si stima ne siano stati venduti ben 5 milioni di esemplari. All’Apple II seguirono moltissime altre versioni e modelli; l’ultimo, il modello Apple IIe, fu commercializzato fino al 1993.
25 giugno 1998: Microsoft commercializza Windows 98
Microsoft inizia a lavorare a Windows 98, nome in codice “Memphis”, subito dopo la distribuzione definitiva di Windows 95. Furono create moltissime build del sistema che venivano distribuite agli sviluppatori affinché potessero testarle.
Rispetto a Windows 95, e nonostante la somiglianza da un punto di vista estetico, Windows 98 aveva un’interfaccia molto più user-friendly e maggiore stabilità. Si potevano utilizzare fotocamere digitali e trovare facilmente file e cartelle, anche specificando le proprietà dell’oggetto come formato o data di creazione, grazie alla funzione “Trova” dal menù contestuale di ogni directory. Gestire i driver di periferica risultava più semplice grazie ad una utility web che si occupava di ricercare ed installare automaticamente gli aggiornamenti.
Windows 98 aveva dalla sua una maggiore stabilità e velocità: il sistema operativo ed i programmi si avviavano più rapidamente. Inoltre, i file importanti nel computer, venivano protetti attraverso un backup automatico del registro di sistema.
Gli anni in cui uscì Windows 98, erano gli anni in cui flebilmente Internet cominciava ad entrare nelle case degli italiani e questi ultimi avevano bisogno di un sistema operativo perfettamente integrato con la rete ed il nuovo prodotto Microsoft rispondeva perfettamente a questa esigenza: da qualsiasi posizione del desktop era possibile accedere ad Internet, in Internet Explorer apparvero i pulsanti “avanti” ed “indietro” e questo permetteva una migliore navigazione. Inoltre la funzionalità “Active Internet” permetteva di visualizzare in qualsiasi finestra le pagine web e di impostare come sfondo del desktop la propria pagina web preferita. Grazie ad una procedura guidata, infine, era possibile pubblicare online immagini e documenti.
Con Windows 98 era possibile riprodurre audio e filmati di alta qualità e vedere la televisione direttamente dal computer (installando una scheda di sintonia tv). Windows 98 pensava anche agli appassionati dei videogiochi, grazie a DirectX 5.0 potevano beneficiare di esperienze di gioco più realistiche e coinvolgenti ed inoltre, nel CD di istallazione del sistema operativo successore di Windows 95, erano presenti anche alcune demo di giochi come Monster Truck Madness ed Age of Empires.
Windows 98 permetteva all’utente di personalizzare l’interfaccia grafica scegliendo icone, suoni, wallpaper, screensaver, tipi di carattere e puntatori del mouse; inoltre nel CD di Windows era presente “Tweak UI”, un tool per personalizzare ulteriormente l’interfaccia ed altre funzioni del sistema. Nel menù Start e nella barra delle applicazioni si potevano creare collegamenti ai programmi più utilizzati. Windows 98, infine, si integrava meglio con lo standard USB: si potevano utilizzare più periferiche contemporaneamente e dopo averle istallate, non c’era bisogno di riavviare il sistema per utilizzarle.
29 giugno 2007: Apple lancia il primo iPhone
Il primo iPhone quest’estate spegne 11 candeline e da allora la Apple non si è fermata un attimo con le novità nei suoi melafonini. Nel gennaio del 2007 Steve Jobs, durante il Macworld Convention, presentò quello smartphone che da lì a pochi mesi avrebbe rivoluzionato il mondo della telefonia e cambiato le nostre vite, portandoci ad essere sempre connessi. La presentazione fu molto interessante perché Steve Jobs iniziò presentando 3 prodotti: “un iPod touchscreen, un telefono rivoluzionario ed un dispositivo per connettersi ad internet” per poi svelare che in realtà si trattava di un unico prodotto che poteva fare tutte e 3 le cose, un prodotto inaspettato per quegli anni soprattutto perché si trattava di un dispositivo touchscreen e senza tastiera.
Il primo modello di iPhone che non era destinato anche al mercato italiano. La nostra penisola, infatti, dovette aspettare un anno per comprare un iPhone, l’iPhone 3G, il modello successivo.
Dopo soli pochi mesi, il primo iPhone aveva venduto oltre un milione di esemplari. Negli Stati Uniti l’iPhone rappresentò una vera e propria rivoluzione: iniziarono le code davanti gli Apple Store da prima dell’uscita del melafonino, la maggior parte dei negozi esaurì le scorte dello smartphone nel giro di poco tempo e da allora tutti i produttori di telefoni iniziarono a sviluppare i propri smartphone per far concorrenza ad Apple.
L’iPhone si è evoluto molto negli anni: da uno schermo da 3,5 pollici, siamo passati ad uno 5.8 pollici in Super Retina HD con l’ultimo modello, l’iPhone X uscito a settembre dello scorso anno. Da una Ram di 128 MB ad una di 3 giga, da una memoria interna di 4 giga (il primo iPhone uscì anche in versione 8 giga) siamo arrivati ad una da 256 e da un melafonino che si collegava con la rete 2G, oggi ne abbiamo uno con una rete LTE 4G. Anche il prezzo degli iPhone è cresciuto molto negli anni: il primo modello costava 499 dollari (circa 430 € per la versione da 4 giga) mentre oggi l’Iphone X si aggira e supera i 1000 €. Ne sono cambiate di cose in 11 anni! Se vi interessano altre curiosità sull’iPhone, questo articolo di BlastingNews fa al caso vostro!
L’accadde oggi informatica di giugno finisce. Sui social, volta per volta, ripercorremo queste tappe, quindi seguiteci o continuate a seguirci!
Redatto da Lucia D’Adamo, supervisionato da Marco Pirrone